In fatto di tecnologia, compresa quella ludica, posso affermare di essere sempre stata indietro di una decina di anni circa. Per cominciare subito con un esempio: mentre usciva il blu ray, la mia famiglia si "emancipò" con l'acquisto del nostro primo videoregistratore (forse uno degli ultimi rimasti in commercio), il quale sarebbe stato scaraventato a terra per sbaglio da uno di noi - non ricordo chi -, ulteriore prova della nostra scarsa abitudine a maneggiare oggetti altamente tecnologici. Ricordo inoltre che lo sportellino da cui entravano e venivano sputate fuori le videocassette, è stato anch'esso danneggiato - neanche qui ricordo da chi, ma un sospetto comincia a venirmi ;). Ricordo anche che mentre nelle case dei vari amichetti si giocava già con la ps1 e poi con la ps2, in casa mia spuntava una specie di consolle con una lunghissima lista di giochi tra cui celebri pezzi d'epoca come Pac Man e un altro che mia madre chiamava "i marzianetti". Una vaga idea di non essere esattamente all'utimo grido ce l'avevo, ma non mi ponevo più di tanto il problema, anche perchè in casa mia l'educazione era la prima cosa e non si accettavano lamentele!
Insomma potrei fare una lunga lista a riprova del nostro essere retrogradi su tale argomento e quando qualche tempo fa ho sentito mio padre rompere un preparatorio silenzio con una voce vaga che faceva più o meno "però dovrei prendermi qualcosa tipo un I-pad o un I-phone, ci puoi fare tutto" (non ha in realtà se non una vaga idea della distinzione tra i due oggetti), giuro per poco non mi ha preso uno scompenso. Dicevo, la lista potrebbe diventare lunghissima, ma mi fermo qui per poter giungere direttamente al punto di svolta e anche per non dare l'impressione della piccola fiammiferaia. Infatti....
...Infatti il destino ha voluto che i miei ultimi due ragazzi fossero l'apoteosi del nerdismo tecnologico e videoludico. Quando si dice l'attrazione tra opposti. Il primo risentiva di questa mia "mancanza" ma, nonostante ripetuti e pressanti tentativi, non è riuscito a sortire alcun effetto sulle mie antidiluviane abitudini. Il secondo, quasi divertito, mi ha sempre lasciata libera nella mia ignoranza in materia, tuttora persistente. Probabilmente aveva già parecchi amici con cui condividere la sua sfrenata passione per i videogiochi; però a poco a poco questi hanno cominciato ad occupare parte del nostro tempo libero condiviso. Erano anni che non ne facevo uso (sembra che stia parlando di una droga, ma senza fare nomi, per qualcuno sembrano esserlo!), però, dopo un iniziale disinteresse totale, come riscoperta non si è rivelata poi così male. Certo, per me i videogiochi non sono che il comodo e consolante riempitivo di vuoti della giornata e aggiungo che ho un modo tutto mio di approccio in materia (restando pur sempre una profana) fatto di frasi come "oddio carino questo pupazzetto!"(motivo per cui potrei acquistare un gioco a scatola chiusa) e simili. Forse perchè spesso i personaggi che ne fanno parte mi ricordano quelli dei manga, con quell'inconfondibile genere grafico che sin da bambina mi ha fatto sognare (ho già detto della mia modesta passione per il disegno)...Fatto sta che da un certo punto in poi ho dovuto rifiutare più di una volta l'offerta di ricevere in regalo la ormai celebre consolle portatile dotata di visione in 3D. Sarà stato perchè a causa di un mio congenito difetto alla vista non vedo il 3D (pur esistendo l'opzione non 3D). Sarà stato perchè una simile consolle nelle mie mani mi sembrava proprio una spesa inutile. Così alla fine a San Valentino ricevetti (a dire il vero commossa) un profumo che amavo (e desideravo) prima solo per lo spot e ora anche per la meravigliosa flagranza (ne parlerò in altra sede).
Ma poi a marzo il viaggio a New york con il Nintendo World di Rockfeller Center pieno zeppo di quei meravigliosi pupazzetti, questi il vero collante tra me e il mondo dei videogichi. E poi al ritorno Pasquetta era vicina e tutti gli amici di lui, altrettanto ipernerd (si, sono un pesce fuor d'acqua in comitiva), il 3ds ce l'avevano. Si prospettava una giornata in isolamento e io non volevo. E poi insomma, d'improvviso tutte scuse e un unico capriccio: quel rosa mi piaceva troppo!!! Di punto in bianco dal disinteresse più totale, il giorno stesso del ritorno in patria, il delizioso design di quell'oggettino copriva l'inutilità della spesa e il 3DS Coral Pink doveva essere mio. Ma naturalmente a questo punto, a mie spese. I sensi di colpa durarono circa 10 minuti. Lui però, non era d'accordo. Aveva immediatamente colto l'infantilismo del mio capriccio. Questa spesa non s'aveva da fare. "UFFA UFFA E ARCIUFFA! Dai accompagnami a comprarlo ti pregooooo!!! Non puoi vietarmelo!!! Prima volevi tanto che lo avesiii!!!! Non sei più felice se ce l'ho???". Una vera raccapricciante scena di vita quotidiana tra un padre e la peggiore figlia possibile. Sarà che io i capricci non me li sono mai potuti permettere da piccola...Tuttavia, se possibile, la risposta fu ancor più raccapricciante: "E va bene hai vinto tu. A una sola condizione: studierai su internet la storia della Nintendo". "Ok!". Avevo un'oretta prima di uscire e naturalmente non lo feci se non a tozzi e bocconi. I risultati dell'interrogazione misero allo scoperto la mia superficialità. Ma ormai fortunatamente eravamo in macchina; alla guida c'ero io e nessuno sarebbe stato in grado di invertire la mia marcia ;) !
Dopo pochi minuti eravamo nel centro commerciale e l'oggetto dell' improvviso desiderio fu mio! Aggiunsi a ciò l'eccitazione di aver ricevuto con l'acquisto, un album di figurine di Super Mario (divenuto poco dopo di lui) e Cubic ninja, uno scrausissimo gioco che solo pochi giorni fa ho avuto il fegato di provare resistendo circa 6 minuti. Avrei esultato probabilmente anche se mi avessero regalato una cacchina di topo colorata con una bomboletta spray. Noi poveri malati di infantilismo siamo fatti così... Eccolo qui:
E' troppo carino e questo è già un valido motivo per cui adesso non ci rinuncerei mai. Lo considero al momento tra i miei averi più preziosi e ci passo qualche serata davvero piacevole anche, anzi, soprattutto in compagnia. Continuo ad aver bisogno di un supporto per accedere a tutte le sue funzioni, ma essendo un pò pigra su alcune cose, mi sta bene così.
Posso finalmente dirmi "all'ultimo grido". Non so per quanto ancora cavalcherò quest'onda, ma cercherò di non farmi assorbire da quell'ansia consumistica che tanto derido e tanto mi preoccupa quando la osservo nelle persone che mi stanno a cuore.
Per ora mi fermo qui e vi saluto, anticipando che il mio bellissimo 3DS sarà lo spunto per molti altri post della nascente sezione "LUDOTECA".
A prestissimo!